Quella domenica era insolitamente fredda e ventosa, Valentina decise di entrare in libreria. Amava sfiorare la carta con le dita e annusare il profumo dei libri.
Appena entrata, si recò nel reparto dedicato ai libri di saggistica e filosofia, fu attratta da un titolo, allungó la mano verso l’unica copia che era rimasta.
Nello stesso istante, l’uomo che pochi minuti prima le aveva tenuta aperta la porta della libreria, prese contemporaneamente lo stesso libro.
“Mi scusi, non avevo visto che lo stava scegliendo, lo tenga pure lei”.
Accadde che nel prenderlo involontariamente assieme, le loro mani si sfiorarono e lui sentì qualcosa quando la mano di Valentina entró in contatto con la sua.
Lei invece non ci fece caso.
Non poteva sapere che lui fosse un Alchimista.
“Questo libro arriva da lontano detiene una conoscenza millenaria.”
“Non lo conosco, sto passando un momento particolare della vita e mi ha colpito una parola del titolo”
“Quale ?”
“Mutamenti”, rispose Valentina.
“I mutamenti non avvengono per caso, lei crede nel destino?”
“Tantissimo, non è possibile secondo me che tutto sia casuale.
Tutto accade per un motivo prestabilito”.
“Ne è convita?”
“Convinta?” disse sorridendo lei, “non è la parola giusta, mi piace pensarlo e magari questo libro mi può aiutare a capire qualcosa di più sul destino, d’altronde non si può sempre decidere in modo razionale in cosa credere”.
Lui le sorrise.
“Allora questo libro forse era destinato ad essere letto da lei, lo tenga pure, io l’ho già letto.”
C’è sempre una parte della natura che aspetta di essere scoperta, diceva Jung.