Non so dove mi sono fermato o quale strada sarebbe stata quella giusta.
Una piccola voce risuonava perpetua nella mia mente come indicasse il cammino giusto o la strada più adatta a me.
Cosa dire davanti a tante domande trascinate via, o lanciate in aria, senza sapere se fossero veramente quelle giuste. Cosa farne di tanto rumore se non oscillare nel vento.
Non so più cosa devo prendere dal mio istinto avvolgente che sbilancia il mio equilibrio precario, che indirizza la mente ad una lotta estrema per poi dirmi: “Ok lo faccio”.
Strade confuse che alla fine hanno sempre qualcosa da insegnare, qualcosa da tracciare in noi.
La pelle brucia, il cuore ha paura, l’istinto chiama, la coscienza vigila.